GLI AMANTI
“Per quanto tempo resterai nascosto dietro una statua d’argilla?
Calchi perfetti che mostrano le vittime nella posizione in cui morirono.
Dal 79 d.C., così per l’eternità.
Prendendo spunto dal calco de “gli amanti”, la creazione vuole riportare alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno.
Eterno è l’abbraccio in cui i due amanti sono stati ritrovati e allo stesso tempo rinchiusi.
Il calco è rimasto nascosto al pubblico per anni in attesa di sciogliere ogni dubbio sull’identità dei due.
Si è ipotizzato fossero un uomo e una donna, una madre ed un figlio, due giovani uomini.
Quel che è certo, è che l’amore li tiene uniti da oltre 2.000 anni, vincendo la morte.
Lasciamo all’immaginario degli spettatori il sogno di un amore assoluto.
Chiunque essi siano stati,
visitiamoli.
"Il ventiseienne Adriano Bolognino, da noi già segnalato
in altri contesti, si riconferma un promettente coreografo finemente cesellato il suo
"Gli Amanti" traduce in maniera viscerale l'abbraccio tra due figure di sesso indefinito e dalla
pelle a mosaico sullo sfondo dell'eruzione di Pompei.
Danza e Danza-Carmelo A. Zaparrata
"In scena Rosaria Di Maro e Giorgia Longo danzano il corteggiamento, in un rito che a tratti ricorda quello degli animali che si sfidano nella bellezza. Come due giovani anfore i corpi si riflettono uno nell’altro rispecchiando il desiderio del contatto, della relazione. Un danza fatta di angoli e movenze che ci riportano, grazie anche ai costumi e alle musiche, in un momento fissato nel tempo, fino a ritrovare quei corpi vicini, ad attendere insieme l’inevitabile. “Gli amanti” diventano un inno all’amore aldilà dei generi e del tempo."
Krapp’s Last Post
"Gli esseri che danzano sul palco vengono da un'altra epoca, forse quella della Pompei di 2000 anni fa,
forse un'epoca futura, lontana anni luce. Infatti, la visione di questi corpi sinuosi, identici, dalla pelle
turchese e cangiante ci fa pensare a due creature aliene, atterrate da un pianeta straniero per conoscere questa
nuova terra. La loro comunicazione primitiva è puramente corporea, fatta di attimi di stasi, di morbidi gesti, intervallati da movimenti rapidi, decisi e simultanei, dal sapore orientale. Studiano lo spazio che le circonda, ciò che è esterno ed estraneo, ma anche loro stesse, scrutandosi l'una davanti all'altra, sfidandosi nella velocità e nella mimesis. Come davanti a uno specchio, cercano di ingannare il loro stesso riflesso."
lenottole.com
credits
Anghiari Dance Hub
Coreografia e concetto Adriano Bolognino
Danzano Rosaria Di Maro, Giorgia Longo
Musiche Akira Rabelais
selected by
Anghiari Dance Hub 2019
Aerowaves 2021
reviews
"Spettacolo già in circolazione che ha fatto conoscere l’estro creativo del giovane coreografo campano, Gli amanti si ispira ai ritrovati calchi pompeiani seppelliti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che ritraggono due corpi avvinghiati in un abbraccio mortale. Tra le due danzatrici – il cui disegno dei costumi si rifà alle tessere di un mosaico – scorre un’empatia fatta di sguardi magnetici, di fisicità e impalpabilità, di tenerezza e paura. Sensazioni e sentimenti sono espressi con una figurazione astratta assunta dalle posture delle due performer, e sembrano scaturire da un’energia sotterranea a lungo repressa. Le immaginiamo risvegliarsi dopo un lunghissimo letargo, cercarsi e venirsi incontro per unirsi. I corpi si distanziano e si attraggono, gli arti s’incastrano, assumono identiche posture specchiandosi e sincronizzandosi l’una con l’altra, tra furori e momenti di sospensione, bocche disarticolate e avvinghiamenti, fino a raggiungere l’abbraccio finale.
Bolognino, sviluppa una propria ricchezza gestuale netta e rigorosa, un proliferare di movimenti frenetici, convulsi, di intrecci fluidi dentro una calligrafia veloce, come pennellate che i due corpi disegnano sulla bianca tela dello spazio vuoto. E la partitura sonora di Akira Rabelais aggiunge solennità a una storia d’amore senza tempo."